Pájara FuerteVentura Investimenti 2024
Che cosa può accadere?
Pájara Investimenti a Fuerte
Pajara Fuerteventura Investimenti: quando il turismo cresce anche il mercato immobiliare migliora.
Pájara entrerà nella DTI
La notizia è la seguente: il Comune di Pájara, il più grande di tutta l’Isola di Fuerteventura, entra nella DTI. Si tratta della rete gestita dal Ministero del Turismo Spagnolo per i Destini Turistici Intelligenti.
Detta così la notizia potrebbe essere interessante per chi si occupa di turismo. Tuttavia, se consideriamo che turismo significa persone che arrivano e che persone significano immobili, allora il collegamento è facile.
Il progetto presentato dal primo cittadino Alejandro Jorge è di lavorare per una diversificazione del tursimo. Ricordiamo che il municipio di di Pájara è il più grande di tutta l’isola e ha un estensione che va da località Ajuy (Betancuria) fino alla Penisola di Jandía.
Si tratta di località turistiche molto apprezzate e note non solo dai turisti ma anche dai locals. Ajuy è un piccolo porticciolo molto caratteristico con la sua spiaggia scura e i ristorantini frontemare, mentre la Penisola di Jandía è spettacolare per il colore del mare (Costacalma), e le spiagge enormi.
Qual’è l’obiettivo del sindaco e dell’amministrazione locale? Quella di migliorare la competitività della destinazione turistica attraverso accordi pubblici privati per aumentare l’offerta turistica: non solo panorami meravigliosi ma anche attività sportive, gastronomia (ndr: ne ha bisogno), tecnologia e cultura.
Alla riunione per il progetto DTI hanno partecipato:
- Il sindaco di Pájara, Alejandro Jorge,
- Il consigliere per il turismo, Clementina da Silva;
- Il consigliere per l’accessibilità, Eva Sánchez;
- Il consigliere per lo sport, José Benito Alonso,
- Il consigliere per l’industria ed energia, José Díaz.
Questo per sottolineare che il progetto DTI ha lo scopo non solo d’aumentare il turismo ma e sopratutto per diversificarlo, per creare un polo che non ha solo Mare e Sole come obiettivo della vacanza ma anche tanto altro.
Sport, industria energia, accoglienza, accessibilità, gastronomia sono pilastri fondamentali per chi desidera costruire e cementare le basi fatte di un turismo diversificato. Nel sud infatti, le spiagge sono bellissime, i panorami mozzafiato, ma manca tutto il resto.
Rispetto a zone come Corralejo Jandia è abbastanza spenta la sera e il turismo è fatto in gran parte di over 40/50. Ciò significa sicuramente voler incentivare un turismo un pò più vivo fatto non solo di ombrelloni e lettini fronte mare ma anche di sport che non siano per forza legati al mare come Windsurf, Kite, ecc.
Che cosa dovrebbe succedere invece per gli investimenti immobiliari?
L'affare si fa quando si compra
4 cose da sapere
Ricorda sempre il mantra di Appartementi Fuerteventura:
Pájara Fuerteventura Investimenti
Ecco allora che una notizia del genere inizia a prendere forma a chi interessato al mercato immobiliare. Se dal 2024 arriveranno anche altri turisti non solo quelli che amano sole e mare allora iniziamo ad unire i puntini. Immagina il titolo “Pájara Fuerteventura Investimenti Immobiliari crescono dal 2024”. Che fare dunque? Andare a caccia dell’immobile giusto perchè se la zona si sviluppa allora anche i prezzi cresceranno.
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Pájara e il Turismo Intelligente
Clementina da Silva è la cosigliera del Turismo della municipalità di Pájara. Che cosa ha dichiarato? Il suo obiettivo e quello dei suoi colleghi è di fare entrare Pájara nel gruppo di oltre 600 destinazioni che fanno parte di questo progetto statale.
Queste le sue parole ufficiali:
- “L’intenzione è essere ufficialmente un destinazione turistica intelligente entro gennaio 2024”.
Chiediamoci quindi che cos’è una destinazione turistica intelligente. Guardiamo ad esempio l’esperienza di Valencia nota città della Penisola Iberica famosa per essere una delle destinazioni intelligenti più note. Su che cosa si basa il turismo intelligente?
- Tecnologia al servizio dei turismo
- Inclusività per accogliere il turista con disabilità (esempio autobus per i non vedenti)
- Trasporti Green e sviluppo di piste ciclabili
- Protezione degli ecosistemi locali
- Ampi spazi pedonali
- Digitalizzazione ed eliminazione della carta
- Smart (di qualsiasi cosa)
Cabildo di Fuerteventura e Turismo
Innanzitutto cerchiamo di capire che cos’è un Cabildo. E’ un organo collegiale per la gestione di un territorio, comune, creato a partire dai conquistatori spagnoli. Il termine deriva dalla patola latina “Capitolum”. Rappresentavano i gruppi familiari dei proprietari terrieri ed erano creati subito dopo aver conquestato un’ area.
Il futuro del Turismo a Fuerte lo si comprende analizzando le varie dichiarazioni dei rappresentanti politici. Allora è importante sapere che:
- Assieme alla Consejería di Turismo, il Cabildo di Fuerte, con l’Associazione degli imprenditori legati al Turismo e all’Ospitalità desidera coordinare e gestire tutte le richieste dei professionisti.
- L’ Obiettivo dichiarato da Marlene Figueroa, Consigliera per il Turismo è di accogliere le richieste degli imprenditori e le loro valutazioni in merito. La responsabile di tutta l’isola ha detto, testuali parole: “Andare a braccetto per creare sinergie che permettano non solo di promuovere Fuerteventura, ma anche di avere una strategia efficace e lanciare una roadmap”.
Oltre i proclami possiamo quindi capire che cosa e quali siano gli obiettivi dell’Isola, in ambito turistico.
- Si tratta di due argomenti molto dibattuti qui a Fuerteventura: tasse turistiche e case vacanza.
Ovviamente i tursisti portano soldi e sappiamo perfettamente che i proprietari di casa preferiscono affittare ai turisti. Meno problemi da gestire sopratutto perchè l’entrate economica è più sicura. Un inquilino potrebbe smettere di pagare e sfrattarlo qui in Spagna è difficile quanto in Italia. Quindi gl iinvestitori preferiscono comprare Casa per Affittare attraverso le case vacanze.
Questo tuttavia impatta con il problema di chi lavora nel turismo e non trova casa. Senza casa nessuna professionalità stabile.
CHE COSA SUCCEDERÀ
Non serve essere un indovino per capire che qualcosa dovranno fare in merito agli immobili per sviluppare un edilizia popolare ideata per i lavoratori del settore turistico. Sicuramente arriveranno gli imprenditori che in cambio di qualcosa offriranno investimenti per la creazione di alloggi dedicati a chi lavora.
Senza grandi professionisti l’accoglienza rimane ed è a livelli molto bassi. Non si trova personale e la maggiorparte dei lavoratori sono improvvisati. Per chi come me ha vissuto 23 anni a Rimini, patria dell’accoglienza italiana, il confronto è impietoso. Sia a livello di personale sia a livello di struttura e servizi.
Anche se Rimini non è Smart ha un livello di accoglienza unica, come in genere tutta la Romagna, e rispetto al resto dell’Italia nessuno si scandalizza se diciamo che siamo una spanna sopra.
